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Chi si appassiona alla parola scritta racconta storie . E' un esploratore dell’animo , del suo per primo e di quelli che gli capitano a tiro. E’ anche uno che non ha paura di sporcarsi le mani a raccogliere cose buttate via in fretta come si fa oggi , perché è passato quell’attimo. Le parole entrano ed escono si trasformano escono ed entrano con significati nuovi ad ogni istante. A me piace occupare tempo in queste cose , cioè mi assumo la responsabilità di quello che leggete qui ,se qualcuno passando condividerà la mia gioia di appassionato sarò davvero contento . Si scrive per la propria necessità e per arrivare al cuore di chi legge , per regalare un momento piccolissimo ma unico , basta una sola volta , e tutto acquista un senso. L’amore c'entra sempre. Grazie se volete lasciare anche una parola , una critica.

mercoledì 29 giugno 2011

QUARANTASETTE

Quarantasette parole
disordinate,
spesso lasciate
in frasi mai nate.
Quarantasette testimoni
muti
seminati.
Resti.

Quarantasette parole,
il mio tesoro,
il foglio
un campo arato.
Quarantasette fiori
all’ingresso del tempio
delle mie preghiere.

 
Quarantasette parole
scelte a caso
nella storia
burrascosa.
Quarantasette alberi
da bruciare
senza rispetto.
Morti.

giovedì 23 giugno 2011

FINALE

Ho mani di rabbia
deboli.

Incapaci
di ferire a morte.
Ho un vuoto dentro
che non combatte.
Ho la faccia
che mira
il cielo nero.
Il selvatico
così forte
e io l’umano.
Le nostre pupille dilatate
dalla paura ,

dall'odio.
Il fiato dell’alba.
Così vicini.
Sorpresi.

Il peso
sulle ginocchia.
Il limite del bosco
troppo lontano
da tenere
a mente.
Solitudine di freddo,
di rimpianto,
di inutilità.
Oggi ,
per caso ,
benvenuto
nel nulla.

venerdì 3 giugno 2011

RICORDO

Capelli ribelli
tirati dal vento.
Mani geniali per sistemare.
Corsa di mare
corsa di castelli.
Fresco e puro
il momento.
Anche spavento
per questo nuovo
orizzonte.
Ogni volta un soffio
spazza via i pensieri.
Ma ne arrivano
ancora e ancora.
Si posano
qualche volta
tra le cose più care.
Qualche volta
mulinelli dentro
gli fanno rimbalzare.
E sorrisi casuali
illuminano i visi
di ricordo.