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Chi si appassiona alla parola scritta racconta storie . E' un esploratore dell’animo , del suo per primo e di quelli che gli capitano a tiro. E’ anche uno che non ha paura di sporcarsi le mani a raccogliere cose buttate via in fretta come si fa oggi , perché è passato quell’attimo. Le parole entrano ed escono si trasformano escono ed entrano con significati nuovi ad ogni istante. A me piace occupare tempo in queste cose , cioè mi assumo la responsabilità di quello che leggete qui ,se qualcuno passando condividerà la mia gioia di appassionato sarò davvero contento . Si scrive per la propria necessità e per arrivare al cuore di chi legge , per regalare un momento piccolissimo ma unico , basta una sola volta , e tutto acquista un senso. L’amore c'entra sempre. Grazie se volete lasciare anche una parola , una critica.

domenica 29 maggio 2011

SORRISO

Ho visto l’espressione ,
dell’ uomo,
sceso da tutti i treni.
Stanco di immaginare
la prossima stazione .
Non so il rimedio
a quella disperazione
che porge l’orecchio
allo sterminato silenzio.
Non ci sono strade
buone per andare .
Non ci sono canzoni .
Ho visto occhi spenti
e spavento
trattenuto .
Gesti senza parole
e mani a cercare le mani.
Ho visto la notte ,
la sua carezza cruda
svuotargli il cuore
e portarlo via
poco a poco.
Ho visto .
Mi ha sorriso
prima di andare.

martedì 24 maggio 2011

PARTENZA

Fischia forte
il treno
che va via.

Sono nel mio cerchio
e non sento.
Non sento verità.
Voglio fantasia
qui nel mio cerchio.
Voglio l’incanto
ruvido
delle tue parole.
Voglio speranza
che faccia vibrare.
Voglio l’acrobata
quando salta.
Voglio le risate
degli scampati.

Fischia forte
il treno
che va via.

lunedì 9 maggio 2011

GIORNO

Verrà il giorno
del vento
che spettina le gonne
e abbraccia
la verità.

E con quel volto
da vecchio
sognerò ancora
le gambe delle ragazze.

Il calore dell’inferno
che abbiamo preparato,
non mi darà fastidio.
E nemmeno
l’odore di cucina d’estate
per le vie.


Mentre i sogni
si vergogneranno
e tutto sarà così triste
e interessante.

E il meglio che verrà ,
non sarà di un colore
allegro
e sarà incomprensibile
ma farà compagnia
e in quella confusione
sarà la vita.

E ricorderò solo di noi
con le montagne dietro,
senza la forza di andare
lontano
a cercare altra pioggia
o altro mare.

Verrà quel giorno
e non potrò tornare più
per cambiare qualcosa.

mercoledì 4 maggio 2011

DESTINI


Improvviso
il temporale
su quel viso.
Sale veloce
la tristezza.
Lacrime secche
che bruciano
cento volte.
Destini che
ritornano su.
I nascosti ,
i partiti per sempre,
i dispersi,
i forzati.
Possibilità e
fatiche buone.
Tutto buttato
in un fiato.
Quella faccia
non riprende
la sua piega.
Il tempo passato è
una carezza gelata.
Una tormenta
che nasconde,
un lontano ,
sussurro d’amore.