Puoi vedere da te,
pestati dalla fretta
i giorni usati.
Cercando di spostare
da una bocca
ad un’altra,
una impressione
di luna.
La somma degli
sguardi intorno,
senza rumore.
Puoi vedere da te,
il bandolo fuggente,
l’affanno perso,
e ogni centro
sanguinare.
Un sentiero,
sparso
nell’alba fragorosa
di ogni timidezza.